lunedì 18 aprile 2011

L'UNIVERSO MUTABILE - la luna, il sole, i nostri inquieti vicini

In questa sede mi piacerebbe spendere due parole per un documentario, visto al Cineclub Arsenale di Pisa il 14 aprile, che mi ha colpito per la sua chiarezza e semplicità nell'affrontare temi che di solito sono estremamente ostici peri non adetti ai lavori.

Paese e anno di produzione: Italia, 2011
Durata:
60'
Regia: Stefano Nannipieri
Sceneggiatura: Katia Genovali, Andreina Di Brino, Stefano Nannipieri
Produzione: La Limonaia Scienza Viva
Realizzazione: Alfea Cinematografica

Secondo documentario della serie sull'astronomia prodotto da La Limonaia Scienza Viva, associazione pisana che si occupa della diffusione della cultura scientifica e tecnologica, e realizzato dalla Cooperativa Alfea Cinematografica con il contributo scientifico di Steven Shore, professore ordinario di astrofisica dell'Università di Pisa, “L'universo mutabile. La luna, il sole, i nostri inquieti vicini” è un'opera che, per la sua semplicità, può essere recepita da un pubblico molto variegato.
Basato su una sceneggiatura rigorosa e lineare opera di Katia Genovali, Andreina Di Brino, che con la loro presenza sullo schermo rassicurano lo spettatore spiegando in modo estremamente chiaro i delicati temi su cui si basa la pellicola, e Stefano Nannipieri, che ne ha curato la regia, questo prodotto, mischiando storia, scienza e tradizione, partendo dall'antico binomio Luna-Sole, svela l'evoluzione dello studio scientifico di questi corpi celesti.
Prendendo come spartiacque l'allunaggio, avvenuto il 20 luglio 1969, il documentario, attraverso citazioni delle opere degli intellettuali che li hanno attuati tradotte con estremo rigore filologico da Diego Bertelli, fa un breve excursus sui secoli di studi e ricerche che ci sono voluti per capire la natura della luna e le leggi che regolano l’intero sistema solare e, grazie ad interventi di famosi ricercatori, spiega come queste leggi sono state applicate permettendoci di raggiungere la luna e di aprire la strada all'esplorazione dei sistemi planetari.
A rendere meno accademico questo documentario sono, intercalate alle interviste degli studiosi, le incursioni degli autori in suggestivi siti di grande rilevanza scientifica e immagini, provenienti dai più importanti centri di ricerca e di astronomia del mondo, miste a quelle di famosi film degli albori del cinema.
Un altro pregio che rende estremamente comprensibile quest'opera è il linguaggio, che pur essendo estremamente rigoroso dal punto di vista scientifico, è al tempo stesso molto attento a spiegare i contenuti in modo chiaro e appassionante per una vasta varietà di pubblico.
Alla luce di quanto scritto non si può quindi fare a meno di consigliare la visione di prodotti di questo tipo, atti a far capire argomenti ostici ad un pubblico eterogeneo che va dall'uomo comune all'addetto ai lavori, a quante più persone possibile.

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