venerdì 16 marzo 2012

Censurata striscia di Doonesbury contro legge aborto in Texas


Bufera su una provocatoria striscia del fumetto Doonesbury del noto vignettista statunitense Garry Trudeau (http://it.wikipedia.org/wiki/Garry_Trudeau), pubblicato su più di mille tra riviste e giornali negli Usa e in alcuni in Italia, come L’Unità e Linus.
È stata censurata da diverse testate perché tratta il tema spinoso dell’aborto. 
In particolare parla della restrittiva legge dello stato del Texas che obbliga le donne che vogliono interrompere la gravidanza a sottoporsi ad un’invasiva ecografia transvaginale. 
La normativa, pensata dai repubblicani e denominata HB-15, punta a scoraggiare gli aborti anche colpevolizzando la donna.
Nel fumetto incriminato, una donna si reca presso una clinica per abortire. 
Per prima cosa, viene fatta accomodare nella “stanza della vergogna”. 
Una volta sul lettino, il dottore alle sue rimostranze risponde: “I repubblicani maschi che governano il Texas vogliono che tutte queste abortion-seekers siano esaminate con una bacchetta della vergogna da 10 pollici”. 
“Fa male?”, chiede lei. 
E l’infermiera risponde: “Beh, ti darà un po’ fastidio, ma il Texas ritiene che ci avresti dovuto pensare prima”. 
Il dottore, solenne, conclude: “Con l’autorità conferitami dalla base del partito repubblicano, io ti stupro”.
Trudeau ha ribadito il paragone tra la pratica imposta dalla legge texana e lo stupro. 
“Una donna che volesse ottenere una procedura medica legale, ha l’obbligo di sottoporsi ad un esame vaginale con una sonda di plastica lunga 10 pollici, ovvero circa 25 centimetri", ha detto al Washington Post. 
E ha aggiunto: “l’Oms definisce stupro ‘una penetrazione forzata nella vagina o nell’ano, usando il pene, altre parti del corpo oppure un oggetto”.
Quindi “spiegatemi qual è la differenza”, si chiede provocatoriamente.

Questa la striscia incriminata:


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